Sembra la domanda di un sognatore o di un professore che coglie un bisogno dagli occhi dei suoi alunni e cerca nuovi modi per far arrivare il sapere al loro cuore. Durante la pandemia le materie STEM per il loro aspetto pratico-operativo sono state quelle che hanno sofferto di più la didattica a distanza, provocando un progressivo allontanamento degli studenti, che talvolta si è tradotto anche in disinteresse.
Il progetto Erasmus + Sunraise, finanziato dall’Unione Europea, è nato nel mese di febbraio 2022 successivamente alla pandemia, proprio per incoraggiare lo studio delle materie STEM nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il progetto si è rivolto in primis ai professori delle materie scientifiche, affinché provassero ad immaginare con l’aiuto di esperti del settore artistico metodi innovativi e creativi con cui spiegare le proprie discipline. Al progetto partecipano sei enti provenienti dalla Grecia, dalla Polonia, dalla Spagna e da Cipro.
É nata così una collaborazione tra docenti delle discipline STEM e artisti che hanno progettato lezioni di geometria spiegate attraverso la musica, di fisica tramite la danza, di teatro con la tecnologia e la musica e di fotografia con la pittura e l’architettura. Le lezioni preparate e proposte attraverso discipline artistiche avevano come principale obiettivo quello di includere, far partecipare attivamente e con interesse alle lezioni, tutti gli studenti. A questo proposito ricordiamo la descrizione del progetto stesso presente sul sito ad esso dedicato “Il settore culturale e creativo può offrire un contributo unico nello sviluppare modi per collegare la creatività e le arti negli approcci educativi. Questo approccio risulterà ancora più efficace per gli studenti con disabilità/BES, in quanto l’uso della creatività e dei linguaggi visivi migliorerà il loro processo di apprendimento anche in materie complesse come le scienze.”
Tutti gli enti coinvolti nel progetto hanno poi proposto le lezioni suggerite dagli esperti nelle classi di alcune scuole secondarie di primo e di secondo grado affinché si potesse fare esperienza di ciò che era stato creato. Dopo aver svolto le lezioni, sono stati raccolti feedback dai professori e dagli alunni, e quindi sono state apportate modifiche e accorgimenti per renderle più efficaci.
Infine tutte le lezioni sono state caricate sulla nuova piattaforma, E-learning platform Sunraise, dove è presente la spiegazione dettagliata della teoria e della pratica accompagnate da immagini e video. Grazie a queste, professori, educatori e chiunque sia alla ricerca di nuovi metodi per affrontare gli argomenti proposti può trovare a sua disposizione già tante idee da realizzare nella propria classe, ovunque si trovi. Era proprio questo infatti l’obiettivo principale del progetto: realizzare strumenti di formazione per i docenti e gli educatori.
A Febbraio 2024 il progetto si concluderà ufficialmente; in ogni paese degli enti coinvolti si sta organizzando un evento che presenti alla comunità i risultati raggiunti tramite il progetto. Il gruppo di lavoro si è mantenuto in contatto durante questi due anni attraverso meeting online con cadenza periodica e incontrandosi di persona a Carpi, a Saragozza, in Spagna, e a Torun in Polonia. L’incontro conclusivo si svolgerà in presenza ad Atene alla fine del mese di gennaio.
Questo progetto ha dato l’opportunità a tanti professori di rimettersi in gioco e rinnovare il proprio metodo, mettendosi ancora più attentamente in ascolto delle richieste che possono essere avanzate dagli studenti e facendo esperienza che l’insegnamento di una disciplina può fare tesoro dei metodi “tradizionali” ma anche aprirsi a nuovi approcci che vedono la spiegazione di materie scolastiche attraverso le discipline artistiche.
É stata un’occasione per mettersi in discussione e sentirsi parte di una comunità più grande, grazie alla quale è stato possibile condurre un gioco di squadra tra stati europei con approcci didattici ed educativi molto differenti. Speriamo possa essere una vera ricchezza anche per tutti gli studenti che impareranno attraverso questi metodi e i professori che con coraggio li proporranno loro.